• 9 maggio 2018 – I.C. “Antonio Gramsci” Albano L. – Pavona Scuola Secondaria I° ricorda Peppino Impastato a 40 anni dalla morte

    9 maggio 1978 – 9 maggio 2018

    I.C. “Antonio Gramsci” Albano L. – Pavona Scuola Secondaria I°
    ricorda Peppino Impastato a 40 anni dalla morte

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    Il 9 maggio, noi ragazzi delle classi II e IC abbiamo commemorato l’anniversario dei 40 anni della morte di Peppino Impastato, giornalista, attivista politico e fondatore di Radio Aut, ucciso a Cinisi, in Sicilia, per mano della mafia. La sua uccisione era stata ordinata dal boss di “Cosa Nostra” Gaetano Badalamenti, soprannominato da Peppino, Tano Seduto. Nel corso della giornata abbiamo poi visto il film “I 100 passi” di Marco Tullio Giordana, che racconta la vita e la morte di Peppino Impastato. Il titolo del film si riferisce proprio alla distanza tra la casa del protagonista e quella dello zio Tano, il suo assassino. Peppino faceva parte di una famiglia mafiosa, ma crescendo si rese conto della crudeltà e della violenza che lo circondava, soprattutto dopo la morte dello zio Cesare e del padre, ordinata da Tano. A Peppino non piaceva che una persona dovesse decidere della vita di altre persone, perciò non ascoltò la voce degli altri, ma solo il suo cuore. Era un grande uomo, coraggioso e determinato. Odiava la mafia ed ha avuto il coraggio di lottare contro di essa. Per questo è stato ucciso ed hanno cercato di far passare la sua morte per un suicidio. Dopo il film, abbiamo commentato la vicenda insieme alla dott.ssa Caterina Viola, fondatrice del Movimento “Vento di Legalità”, che si occupa di diffondere nelle scuole la cultura della legalità. La dott.ssa è anche lei siciliana ed ha vissuto in prima persona la realtà della mafia, scontrandosi con essa. Ci ha raccontato, inoltre, di aver conosciuto la madre di Peppino, una donna “forte”, in quanto solo una persona così può sopportare tutto quello che ha vissuto. Per la dott.ssa noi siamo tutti dei piccoli “Peppino”, siamo noi che dobbiamo combattere la mafia, perché essa uccide, ma dobbiamo combattere anche il silenzio e l’indifferenza.

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    Noi ragazzi allora diciamo:”SI alla vita e NO alla mafia”, perciò abbiamo deciso di ricordare la figura di Peppino Impastato, perché un uomo muore veramente soltanto quando viene dimenticato da tutti! Siamo piccoli come le formiche, ma se le formiche si mettono d’accordo possono spostare un elefante. Chiediamo a tutti di vedere il mondo con gli occhi di un bambino, perché solo uno sguardo innocente potrà migliorare il nostro Futuro!

    Classe 2C
    Sc. Secondaria I°

     

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