• 9 maggio 2018 – Peppino Impastato: un esempio da seguire – a cura di Caterina Viola

    Peppino Impastato: un esempio da seguire

    (a cura di Caterina Viola)

     

    Peppino Impastato è stato un giornalista e un attivista siciliano, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978 a Cinisi, cittadina a pochi chilometri da Palermo, per ordine del boss mafioso Gaetano Badalamenti.

    Fu ucciso nella notte tra l’8 e il 9 maggio e il suo cadavere fu fatto saltare con del tritolo sui binari della ferrovia Palermo-Trapani, così da far sembrare che si trattasse di un fallito attentato suicida.

    I mezzi d’informazione, le forze dell’ordine e la Magistratura parlarono di un’azione terroristica in cui l’attentatore era rimasto ucciso.

    Solo la determinazione della madre di Peppino, Felicia, e del fratello Giovanni, fece emergere la matrice mafiosa dell’omicidio, riconosciuta nel maggio del 1984 anche dall’Ufficio istruzione del Tribunale di Palermo.

    Giovanni è stato un importante testimone delle atrocità della Mafia in uno degli incontri organizzati, con la partecipazione delle scuole, da “Vento di legalità” ed è una persona che mi onora della sua amicizia  che stimo molto perché è impegnato a tenere vivo il ricordo del fratello che costituisce un esempio per tutti noi.

    Il giorno 9 maggio u.s. nella I.C. “Antonio Gramsci” di Albano Laziale – Pavona -Scuola – Secondaria I°- ho avuto occasione di ricordare Peppino Impastato ai giovani studenti della scuola.

    Si tratta di una scuola in cui viene seguito con il coordinamento e la cura degli insegnanti e del dirigente scolastico un percorso rivolto ad educare i giovani ai valori della trasparenza e della legalità.

    La partecipazione dei giovani studenti è stata entusiastica al punto che mi hanno fatto pervenire un articolo scritto da loro stessi sotto la guida dei loro insegnanti, proprio sulle impressioni suscitate dalla triste, ma esemplare, vicenda di Peppino.

    Pubblico volentieri sul sito di “Vento di legalità” il loro articolo, parchè costituisce una testimonianza sulla possibilità di trasmettere nei giovani allievi i valori della legalità; giovani, che, se guidati da insegnanti esperti in un contesto scolastico efficiente, costituiscono terreno fertile per la diffusione di quei valori e per sperare in un futuro migliore.

     

    Caterina Viola

     

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