• SIT IN del 12 10 2018 ad ALBANO LAZIALE – Intervento sulla violenza domestica

     

     

    ALBANO LAZIALE – SIT IN del 12 10 2018 – Intervento sulla violenza domestica

    “Vento di legalità” insieme ad altri che si interessano di legalità è stato invitato da Andrea Titti, direttore editoriale di Meta Comunicazione srl, a partecipare ad un Sit- in sulla violenza domestica che si è tenuto ad Albano Laziale il 12 ottobre scorso.

    Poiché sono stata presente all’incontro, che ha, fra l’altro, visto una larga partecipazione di pubblico, di Associazioni, di vari Sindaci e Rappresentanti politici locali e del Parlamento nazionale, vorrei fare alcuni cenni, sul tema della violenza domestica, basandomi sulla mia personale esperienza maturata nel corso di vari eventi organizzati, proprio da “Vento di legalità” con studenti delle scuole secondarie.

    Ebbene, da queste mie esperienze, ho maturato la convinzione che il tema della “violenza domestica contro le donne” è particolarmente attuale e che una delle strade da seguire per poterla contrastare è quella di sensibilizzare, fare opera di cultura e formazione verso i più giovani, nei centri di aggregazione. E centro di aggregazione è anche e soprattutto la scuola.   Verso i più giovani perché è da lì che bisogna partire.

    Da lì bisogna partire perché i giovani devono imparare ad acquisire la capacità di relazionarsi con le donne in modo responsabile e maturo: questo è un aspetto da valutare con attenzione, nell’ambito di una società, dal cui seno pervengono messaggi pieni di insidie e di pericoli che hanno però una grande forza attrattiva che possono far breccia oltre che sugli irresponsabili ed immaturi anche sui giovani, a causa della loro inesperienza.

    Soprattutto sui giovani bisogna intervenire per esorcizzare dalle coscienze lo spettro della violenza contro le donne; soprattutto sui giovani, perché non si può costruire il nostro avvenire se non saremo in grado di lottare con il massimo delle nostre energie contro l’illegalità, i falsi pregiudizi contro le donne, le sopraffazioni contro i più deboli, contro lo stalking contro ogni forma di barbarie, contro le violenze che, in tutte le loro manifestazioni fino a quella gravissima del femminicidio, offendono o comportano la distruzione fisica delle donne.

    Vorrei, a questo punto concludere citando alcune frasi di una nota scrittrice (Ilaria Ciuti), che si è occupata più volte della violenza sulle donne e del femminicidio in particolare. La Ilaria Ciuti scrive: (….) “Corpi bruciati, bastonati, violentati, uccisi. Corpi da possedere, domare, eliminare se non si possono avere, se dietro questi corpi spunta una testa, una volontà, una libertà. È orrenda la lista delle donne uccise, è misera quella dell’impotenza di maschi che per esistere uccidono. Basta: lo si vorrebbe gridare, soprattutto fare. Ma fare, non si fa”(….).

    L’augurio è che a quel “Basta”, che si vorrebbe gridare, si aggiunga anche il “fare”, nel senso che si assumano sempre più nuove iniziative sul piano culturale e sul versante istituzionale per rimuovere il triste fenomeno della violenza contro le donne.

     

    Albano L. 12 10 2018                                                                                             Caterina Viola

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